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Guida per conoscere e gestire i rifiuti da autofficina

Secondo la Legge specifica attualmente in vigore, “qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi” è considerato rifiuto.
L’allegato A è un elenco delle diverse tipologie di rifiuti, ordinati secondo le attività che li hanno originati e attribuisce a ciascun rifiuto un codice identificativo a sei cifre: codice C.E.R. Quando uno di questi codici compare anche nell’allegato D del Decreto 152/06, il rifiuto presenta delle caratteristiche di pericolosità per le persone e per l’ambiente e viene definito rifiuto pericoloso.

Si definiscono rifiuti speciali quelli, pericolosi e non pericolosi, derivati da attività di tipo produttivo o di servizio, come per esempio quelle svolte dalle autofficine. Sono quindi rifiuti speciali: l’olio usato, le batterie esauste al piombo, stracci e segatura sporchi di olio, filtri usati dell’olio, rottame ferroso, liquido antigelo usato, pastiglie usate dei freni, lattine e barattoli sporchi di olio.




Il detentore del rifiuto deve

1° • individuare i rifiuti speciali che derivano dalla propria attività, tramite l’attribuzione del corretto codice CER.
Per le autofficine, il catalogo europeo rifiuti prevede:

  •   • Olio usato, cod. C.E.R. 13.02.05.* : PERICOLOSO
      • Batterie al piombo, cod. C.E.R. 16.06.01.* : PERICOLOSO
      • Stracci e segatura sporchi di olio, cod. C.E.R. 15.02.02.* : PERICOLOSO
      • Filtri dell’olio, cod. C.E.R. 16.01.07.* : PERICOLOSO
      • Rottame ferroso, cod. C.E.R. 16.01.17.* : NON PERICOLOSO
      • Liquido antigelo, cod. C.E.R. 16.01.14.* : PERICOLOSO
      • Pastiglie dei freni, cod. C.E.R. 16.01.12.* : NON PERICOLOSO
      • Lattine e barattoli sporchi di olio, cod. C.E.R. 15.01.10.* : PERICOLOSO




  • Registrare su un apposito registro vidimato dalla Camera di Commercio di appartenenza, ogni operazione di carico (trasferimento dei rifiuti dal reparto dove sono stati prodotti all’area dove sono depositati), entro 1 settimana dall’operazione. Il registro – che è un documento fiscale – deve essere compilato in ogni sua parte. Eventuali errori nella compilazione devono essere barrati, non cancellati o sbanchettati, in modo che restino leggibili.

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